Ludwig

Heart speaks to heart


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Ognissanti

Recupero una riflessione di qualche tempo fa, ma che ben si addice alla giornata di oggi.

 

Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo.

(Gal 6,14)

 

In questa festa di S. Francesco la liturgia della Parola ci mette davanti all’unico giudizio della storia: quello della Croce.

Ed effettivamente è difficile annunciare lo scandalo della croce in un contesto culturale che tende a rimuovere il dolore e le sofferenze semplicemente nascondendolo o, al contrario, bombardandoci con un’esposizione mediatica che lo spettacolarizza svuotandolo di significato e rendendo duro il nostro cuore.

Eppure rimane l’unico metro di giudizio, l’unico punto di vista che mi restituisce la mia vita in maniera autentica, liberata da sovrastrutture o da giustificazioni: è lo specchio in cui ritrovo la verità di me stesso, anche se non è semplice fissare lo sguardo su ciò che riflette.

Pure il mondo è stato crocifisso, ricorda la Scrittura, cioè è stato riconsegnato alla mia responsabilità così come l’ha pensato Dio e non come io penso che sia: è diventato il terreno nel quale l’albero della croce è stato piantato per portare i suoi frutti di salvezza eterna, di un amore indefettibile.

E questo albero non conosce altra irrigazione se non il sangue di Cristo, che ad oggi continua ad essere versato per la mia salvezza.

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